Hai mai ricevuto una multa direttamente nella tua casella di posta elettronica certificata (PEC) anziché tramite la classica raccomandata cartacea? Se sì, potresti chiederti se questo metodo sia legittimo e quali siano i casi in cui la notifica delle infrazioni al Codice della strada possa avvenire attraverso la PEC.
Negli ultimi anni, la notifica delle multe via PEC è diventata sempre più comune, soprattutto dopo l’introduzione del domicilio digitale nel 2023. Questo ha consentito a tutti i cittadini di dotarsi di una casella PEC, facilitando la comunicazione con la Pubblica Amministrazione. Tuttavia, la questione non è priva di confusione, soprattutto considerando che fino al 2018 l’obbligo di avere una PEC riguardava solo imprenditori e professionisti.
Come avviene la notifica delle multe?
In caso di infrazioni non contestate immediatamente al conducente, la notifica può avvenire in modo differito, tramite raccomandata, consegna da parte di un messo notificatore o, appunto, via PEC. Questo avviene soprattutto per violazioni come l’eccesso di velocità rilevato da autovelox o accessi non autorizzati nelle ZTL, dove fermare il veicolo sul posto non è possibile.
La multa via PEC è destinata a chi ha attivato il domicilio digitale, registrando il proprio indirizzo PEC sull’INAD (Indice Nazionale dei Domicili Digitali). Questo sistema garantisce la certezza del recapito e permette di evitare disguidi legati alla consegna tradizionale, come l’assenza da casa. Inoltre, comporta un risparmio sui costi di notifica, addebitati al destinatario in caso di raccomandata.
Requisiti e validità della notifica via PEC
Per essere valida, la notifica tramite PEC deve rispettare alcuni requisiti fondamentali. L’oggetto del messaggio deve chiaramente indicare che si tratta di un atto legato a una sanzione amministrativa del Codice della strada, permettendo al destinatario di capire subito la natura della comunicazione. Inoltre, è necessaria la firma digitale dell’estensore del verbale, o del dirigente dell’ufficio, a meno che il documento non sia già nato in formato informatico..
La notifica si considera perfezionata nel momento in cui il sistema genera la ricevuta di consegna nella casella PEC del destinatario, indipendentemente dal fatto che il messaggio venga effettivamente letto. Questo implica che, anche se non apri il messaggio, la multa è comunque valida.
E se non leggi la PEC?
Secondo la Cassazione, una volta che la notifica è stata recapitata nella tua casella PEC, si presume che tu ne sia a conoscenza. Se non leggi il messaggio, la multa è comunque valida, a meno che tu non possa dimostrare di essere stato impossibilitato a farlo, ad esempio per un ricovero ospedaliero.
In conclusione, se hai una PEC, tieni sempre sotto controllo la tua casella. Le multe possono arrivare anche tramite quel canale e, se non le leggi, potresti trovarti a dover affrontare conseguenze legali o economiche non previste.