Cosa fare se la visura catastale è errata?
È piuttosto frequente, in occasione di una visura catastale sul proprio immobile, accorgersi di alcuni errori o inesattezze che, se non corretti, possono arrivare a compromettere un rogito in occasione di una compravendita. Anche un refuso apparentemente banale, come un indirizzo incompleto o un nome errato, può creare difficoltà importanti, arrivando persino a compromettere un rogito in occasione di una compravendita.
Questi errori possono derivare da sviste umane, refusi nei documenti ufficiali, mancata registrazione di atti, o errori di trascrizione durante l’inserimento delle informazioni nel database del Catasto. Fortunatamente, la correzione della visura catastale permette di intervenire su diverse imprecisioni, come intestazioni errate o dati sbagliati relativi all’ubicazione, alla metratura o ad altre caratteristiche fondamentali dell’immobile.
Quali errori è possibile correggere
Gli errori più comuni possono essere distinti in due categorie principali: quelli relativi all’intestatario dell’immobile e quelli legati ai dati dell’immobile stesso.
- Errore sull’intestatario: Gli errori riguardano principalmente refusi nei dati anagrafici, come nome, cognome, codice fiscale, luogo e data di nascita. Per le persone giuridiche, possono verificarsi problemi nella denominazione aziendale (ad esempio, un mancato aggiornamento da società semplice a società a responsabilità limitata) o errori nella sede legale.
- Errore sui dati dell’immobile: Anche i dati dell’immobile possono presentare inesattezze, come indirizzi incompleti, numeri civici sbagliati, ubicazioni errate (piano, interno).
Tuttavia, è importante chiarire che il nome del proprietario dell’immobile non può essere modificato con una semplice correzione della visura. In questi casi, sarà necessario richiedere una voltura catastale, che consente di aggiornare i nominativi dei proprietari registrati nella banca dati del Catasto.
Perché è importante correggere gli errori catastali
Avere dati catastali errati non è solo una questione di precisione formale. Un errore in visura può compromettere il calcolo delle imposte (come IMU o TARI), rallentare pratiche amministrative e burocratiche, o addirittura impedire la conclusione di una compravendita immobiliare. Inoltre, in caso di fabbricati non dichiarati o intestazioni errate, potrebbero sorgere contestazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate, con il rischio di sanzioni.
Come funziona la correzione con Pratiche.it
Con Pratiche.it, il processo di correzione della visura catastale è pensato per essere chiaro e accessibile.
Il primo passo è distinguere se l’errore riguarda un terreno o un fabbricato (appartamento, villa, solaio, box, loft, ecc..) per destinare la pratica di rettifica all’ufficio catastale competente. A questo punto, dovrai fornire i dati identificativi dell’immobile: provincia, Comune, foglio, mappale e subalterno. Inoltre, è importante precisare se l’errore riguarda i dati dell’immobile o quelli del suo intestatario.
Per procedere con la correzione, sarà necessario fornire ai nostri incaricati l’intera copia dell’atto notarile, voltura catastale, successione/riunione di usufrutto, denuncia di nuova costruzione/variazione o altro atto pubblico riportante il dato corretto da inserire in catasto.
Il richiedente può essere il proprietario dell’immobile oppure una persona delegata o interessata alla correzione, purché autorizzata e in possesso della documentazione necessaria.