Cos’è il reddito dominicale
Il reddito dominicale rappresenta l’entrata netta derivante dai terreni situati sul territorio nazionale (e di conseguenza registrati al catasto terreni). Stiamo parlando del guadagno su cui il titolare dell’appezzamento potrebbe contare per quella che viene chiamata “nuda proprietà“, e non per l’entrata proveniente dall’esercizio dell’attività agricola. La determinazione del reddito dominicale è soggetta alle tariffe d’estimo stabilite dai singoli comuni e al tipo di coltura praticata sul terreno.
Il reddito dominicale dei terreni è disciplinato dagli Artt. 27 – 35 D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917.
Ma perché è importante calcolare il reddito dominicale? La risposta è semplice: questo parametro viene utilizzato dall’erario pubblico per determinare l’importo delle tasse che dovranno essere pagate dal proprietario del terreno. Il calcolo del reddito dominicale serve ad individuare la base imponibile per l’attribuzione di imposte, tasse e tributi.
Anche questo reddito deve infatti essere dichiarato ogni anno al Fisco, al pari di come devono essere dichiarati i redditi provenienti da altre fonti. Ogni anno, attraverso la dichiarazione dei redditi, è possibile comunicare all’Agenzia delle Entrate tutte le informazioni relative ai redditi derivanti dalla proprietà dei terreni o dall’attività agricola organizzata su di essi.
Come si calcola il reddito dominicale
È importante sapere che il reddito dominicale può variare (anche significativamente) a seconda dell’uso del terreno in oggetto.
Infatti, ogni Comune assegna delle tariffe d’estimo per ciascuna tipologia di coltura praticata sul terreno del proprio territorio. In pratica, le amministrazioni individuano la tipologia di coltura più adatta per un determinato appezzamento, al fine di massimizzarne la resa. Se il proprietario del terreno non prende iniziative e segue le indicazioni comunali, il reddito dominicale rimane quello stabilito dagli uffici tributari, e di conseguenza, anche le tasse correlate restano invariate.
Se invece si sceglie di cambiare la tipologia di coltura e di adottarne un’altra (sia essa più o meno redditizia), il reddito dominicale verrà modificato in base ai nuovi profitti ottenuti. Questi profitti saranno calcolati e tassati separatamente, seguendo il criterio del cosiddetto reddito agrario.
Il reddito dominicale può comunque essere soggetto a variazioni in aumento o in diminuzione:
- La variazione in aumento si verifica quando la coltura registrata al catasto viene sostituita con una di reddito superiore.
- Al contrario, si può verificare una diminuzione se la coltura ha un reddito inferiore o se la capacità produttiva del terreno diminuisce per cause di forza maggiore, ad esempio per calamità naturali che provocano una riduzione della produttività di un terreno almeno del 30%, per cui il proprietario del terreno deve prontamente comunicare al Comune l’avvenimento per favorire il ricalcolo e abbassare le imposte che si dovranno pagare sul terreno.
In questo modo si individua un reddito medio ordinario che ottiene il coltivatore o l’azienda coltivatrice e che costituisce la base per l’applicazione della tassazione dei terreni.
Come conoscere il reddito dominicale
Per sapere il reddito dominicale è sufficiente richiedere la visura catastale del terreno in questione. Basterà fornire i dati della persona proprietaria oppure l’identificativo della zona in cui si trova (Provincia, comune, foglio mappale, numero di particella mappale).
Cos’è il Reddito Agrario?
Il reddito agrario è il reddito fondiario che deriva dall’esercizio dell’attività di tipo agricolo, con l’impiego del lavoro organizzato per la produzione, nei limiti circoscritti al terreno specifico.
Il reddito agrario viene determinato applicando le tariffe d’estimo per ogni tipologia di coltura che si esegue sul terreno, tenendo conto del capitale d’esercizio e del lavoro organizzativo impiegato nella produzione. Analogamente al reddito dominicale, queste tariffe sono generalmente definite a livello comunale.
Al proprietario del terreno o al titolare di un altro diritto reale spetta sia il reddito dominicale che il reddito agrario, qualora svolga direttamente l’attività agricola. Se invece l’attività agricola è esercitata da un’altra persona, il reddito dominicale rimane al proprietario, mentre il reddito agrario va a chi svolge l’attività agricola.
Reddito dominicale e reddito agrario online con Pratiche.it
I redditi fondiari sono i redditi che derivano dal possesso di terreni (reddito dominicale ed agrario) e di fabbricati situati nel territorio dello Stato che sono o devono essere iscritti, con attribuzione di rendita, nel catasto dei terreni o nel catasto edilizio urbano. È possibile conoscere il reddito fondiario con Pratiche.it in due modi:
- Ricerca per nome del proprietario: consente di conoscere il reddito fondiario di tutti gli immobili intestati ad una persona (fisica o giuridica) all’interno di un comune.
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