Certificazione energetica: documenti necessari e durata

La certificazione energetica degli edifici permette di determinare il profilo energetico di un immobile e attribuirgli un valore specifico sulla base del risparmio energetico garantito dalle caratteristiche energetiche degli impianti e delle parti interne.
In questo articolo

Cos’è l’Attestato di Prestazione Energetica APE

Qual è il consumo energetico di una casa? Materiali dei serramenti, isolamento termico, tipo di impianto di riscaldamento e fabbisogno di energia primaria per il riscaldamento invernale sono solo alcuni tra i parametri che influenzano il calcolo della classificazione energetica di un edificio.
L’Attestato di prestazione energetica APE, chiamato comunemente certificato energetico, definisce la classe energetica di un intero immobile oppure di una singola unità immobiliare. La classe energetica è rappresentata con una scala di 10 lettere, e più precisamente da A4 (la migliore efficienza energetica) a G (la classe energetica più bassa).

Quando è obbligatorio

L’Attestato energetico è obbligatorio in alcuni casi:

  • Compravendita di un immobile. Prima del passaggio di proprietà dell’immobile il proprietario deve fare redigere a proprie spese la certificazione energetica per poi consegnarla al nuovo proprietario. Nel contratto di compravendita va inclusa una clausola con la quale l’acquirente dichiara di avere ricevuto le informazioni e la documentazione relative alla prestazione energetica dell’immobile. L’Attestato va inoltre allegato all’atto di compravendita.
  • Donazione. Secondo l’applicazione della normativa vigente, bisogna dotare il bene di tale Attestato anche in caso di donazione;
  • Locazione di un immobile. Nel contratto di locazione va inserita una specifica clausola con la quale l’inquilino dichiara di avere ricevuto tutte le informazioni relative alla prestazione energetica dell’immobile ed anche all’Ape. In caso di affitto di singole unità immobiliari l’Attestato può non essere allegato al contratto ma in ogni caso va redatto.
  • Annunci immobiliari di vendita o di affitto. Nell’annuncio immobiliare va inserita l’indicazione della prestazione energetica globale e di quella dell’involucro e va riportata la classe energetica corrispondente.
  • Edifici di nuova costruzione. Prima di richiedere il certificato di agibilità il costruttore deve consegnare al Comune diversi documenti tra i quali è incluso anche l’Ape, redatto da un tecnico estraneo alla progettazione e alla direzione dei lavori;
  • Ristrutturazioni importanti. E’ previsto il rilascio dell’Ape quando i lavori insistono su oltre il 25% della superficie dell’involucro (pareti e tetti) dell’intero edificio ovvero per gli interventi di demolizione-ricostruzione prima del rilascio del certificato di agibilità.
  • Per ottenere sgravi fiscali (ad esempio, il Superbonus al 110%)
  • Per gli edifici pubblici ed aperti al pubblico di superficie maggiore a 250 mq; L’APE ha una validità massima di 10 anni a partire dalla data del suo rilascio, purché non vengano effettuati importanti interventi di riqualificazione o ristrutturazione che ne modifichino la classe energetica, per esempio la sostituzione della caldaia e degli infissi.

Rilasciato solo da un tecnico abilitato

L’attribuzione della classe energetica è un compito che richiede competenze e professionalità specifiche, per questo è nata la figura professionale di un tecnico abilitato denominato “certificatore energetico”. Il suo compito è prima di tutto la raccolta della documentazione necessaria (visura catastale, planimetria, libretto d’impianto, ecc.), seguita da un sopralluogo per raccogliere una serie di informazioni necessarie alla determinazione degli indici di prestazione energetica.
Solitamente si tratta di un architetto, ingegnere o geometra iscritto all’ordine di appartenenza. Proprio come i tecnici di Pratiche.it che, solo dopo il sopralluogo obbligatorio, redigeranno l’Attestato di Prestazione Energetica del tuo immobile.
Con Pratiche.it una volta ordinato il servizio, sarai contattato da un certificatore energetico abilitato per fissare un sopralluogo. Ad avvenuto sopralluogo il tecnico redigerà la certificazione e registrerà l’Attestato presso l’ente Regionale di competenza. Entro 2 settimane dal sopralluogo, verrà anticipata una scansione dell’Attestato di Certificazione Energetica ed in pochi giorni verrà spedito l’originale tramite Posta Raccomandata

Quali documenti servono per la certificazione energetica

Per la redazione di un attestato di prestazione energetica il giorno del sopralluogo occorre fornire al tecnico abilitato i seguenti documenti:

  • la planimetria catastale dell’immobile (affidandoti ai tecnici abilitati di Pratiche.it, la planimetria catastale è fornita e compresa nel costo del servizio)
  • la visura catastale aggiornata dell’immobile, dalla quale evincere i dati catastali (anch’essa inclusa nel costo del servizio);
  • il libretto di caldaia per gli impianti autonomi della caldaia a gas e dell’ultimo controllo tecnico e di combustione disponibile (la prova fumi) effettuato dal tecnico caldaista. Inoltre, in caso di altri generatori è opportuno verificare di averne le schede tecniche o che siano presenti delle targhette da cui prendere i dati;
  • Per gli impianti centralizzati, il libretto di centrale: non è posseduto dal proprietario dell’impianto, ma è un documento obbligatoriamente conservato in centrale termica. Per ottenerlo, va richiesto all’amministratore o al tecnico che ne segue la manutenzione. Al certificatore interesserà conoscere anche i millesimi di riscaldamento relativi all’immobile in oggetto;
  • il documento di identità del proprietario per ricavare i suoi dati anagrafici (nome, data di nascita, residenza);
  • il codice fiscale del proprietario dell’immobile.
  • nel caso di un intero condominio, i dati dell’amministratore oltre a quelli del condominio stesso
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