Cos’è il Certificato di Residenza Fiscale
Il certificato di residenza fiscale è un documento prodotto dall’Agenzia delle Entrate che certifica che un soggetto, sia esso una persona fisica o un’azienda, ha sede in Italia, è registrato presso l’Anagrafe tributaria ed è soggetto alle imposte dirette e indirette previste dal regime fiscale italiano.
Conoscere la residenza fiscale di una persona è fondamentale per determinare il sistema di tassazione applicabile e calcolare correttamente le imposte sui redditi.
A cosa serve il Certificato di Residenza Fiscale
Questo certificato è necessario per attestare la propria residenza fiscale presso l’Amministrazione fiscale di uno Stato estero in cui si sono prodotti redditi durante un determinato anno fiscale. L’attestazione di residenza fiscale è essenziale, ad esempio, per beneficiare delle convenzioni internazionali contro le doppie imposizioni.
Inoltre, può essere richiesto da aziende straniere per verificare che una società italiana con cui intendono collaborare non sia una società fittizia, ma un’entità reale con domicilio fiscale in Italia.
Chi può richiederlo?
Il certificato di residenza fiscale può essere richiesto da:
- Persone fisiche residenti in Italia.
- Soggetti residenti diversi dalle persone fisiche, come società di capitali, enti commerciali e non commerciali, organismi di investimento collettivo del risparmio e fondi pensione.
Per società di persone o soggetti “fiscalmente trasparenti,” il certificato può essere richiesto solo dai soci o beneficiari residenti in Italia.
Dal momento che non è un documento pubblico, il certificato può essere richiesto solo dal diretto interessato. Con Pratiche.it, basta fornire una delega e l’istanza di richiesta in originale: un corriere dedicato ritirerà i documenti necessari e si occuperà di tutto, incluse le operazioni presso l’Agenzia delle Entrate.
Residenza fiscale o residenza anagrafica
La residenza fiscale e la residenza anagrafica sono concetti distinti, anche se spesso confusi. Le due residenze potrebbero coincidere, oppure no.
Residenza anagrafica
La residenza anagrafica è definita dall’art. 43 comma 2 del Codice Civile come il luogo in cui un soggetto stabilisce la propria dimora abituale. La residenza anagrafica di una persona si trova nel comune in cui una persona è iscritta all’anagrafe della popolazione residente. Questo però non comporta necessariamente l’acquisizione della residenza fiscale, che invece riguarda la tassazione.
Residenza fiscale
La residenza fiscale, invece, si riferisce al luogo in cui un soggetto è tenuto a pagare le tasse sui redditi percepiti, indipendentemente dal luogo in cui questi sono stati prodotti.
Un soggetto ha residenza fiscale in Italia se, per almeno 183 giorni all’anno (anche non continuativi), soddisfa almeno uno dei seguenti requisiti:
- È iscritto all’Anagrafe della popolazione residente.
- Ha il domicilio in Italia, inteso come sede principale dei propri affari o interessi vitali (ad esempio, famiglia o legami economici).
- Ha la residenza in Italia, ovvero vive abitualmente in un determinato luogo con l’intenzione di restarvi.