Certificato di Matrimonio Online con Pratiche.it

Il certificato di matrimonio attesta l'evento del matrimonio. Può essere richiesto presso il Comune di celebrazione del matrimonio, oppure online con Pratiche.it
In questo articolo

Che cos’è il certificato di matrimonio?

Il matrimonio, oltre a essere tra i momenti più significativi per la coppia, è un atto giuridico a cui il codice civile ha dedicato numerose norme. Il certificato di matrimonio attesta l’avvenuto matrimonio tra due persone e viene rilasciato dall’Ufficio di Stato Civile del Comune in cui si è celebrato il matrimonio. 

Tra le informazioni contenute all’interno di questo certificato, troviamo:

  • Dati anagrafici dei coniugi
  • Data in cui è stato celebrato il matrimonio
  • Luogo in cui è stato celebrato il matrimonio

Per ottenerlo non è necessario recarsi presso l’ufficiale di stato civile del Comune dove è stato registrato l’atto di matrimonio, ma è possibile richiedere il certificato di matrimonio online anche comodamente da casa in pochi giorni.

Il certificato di matrimonio ha una scadenza: come tutti i certificati anagrafici, ha una validità pari a 6 mesi dalla data del rilascio.

Differenza estratto di matrimonio e copia integrale atto di matrimonio

Oltre al certificato di matrimonio, sono disponibili altri documenti relativi al matrimonio: l’estratto di matrimonio e la copia integrale dell’atto di matrimonio. 

Estratto di Matrimonio

L’Estratto di Matrimonio, come il Certificato di Matrimonio, attesta l’evento del matrimonio e ne specifica le informazioni relative: dati anagrafici dei coniugi, data e luogo. Inoltre può contenere eventuali annotazioni aggiuntive:

  • residenza
  • cittadinanza
  • regime patrimoniale (comunione o separazione dei beni)
  • eventuale divorzio

Copia Integrale Atto di Matrimonio

La Copia Integrale dell’Atto di Matrimonio è la fotocopia autenticata dell’atto riportato sul registro di stato civile. Include dettagli completi come i nomi dei coniugi, le date e i luoghi di nascita, la data del matrimonio. Inoltre può contenere eventuali annotazioni marginali:

  • nome del parroco
  • nome della chiesa
  • residenza
  • cittadinanza
  • regime patrimoniale (comunione o separazione dei beni)
  • eventuale divorzio

Dove richiedere il certificato di matrimonio

Il certificato di matrimonio viene rilasciato dai servizi anagrafici del Comune nel quale è  avvenuta la celebrazione. Se però recarsi personalmente agli sportelli del comune si tradurrebbe in una grossa perdita di tempo, ad esempio, nel caso in cui la residenza attuale fosse troppo lontana dal Comune di richiesta del certificato, puoi richiedere il direttamente certificato di matrimonio online. Come? Con Pratiche.it ti basterà specificare:

  • Dati di almeno uno dei due coniugi (nome e cognome, data e luogo di nascita)
  • Dettagli del matrimonio (data e Comune dove è stato celebrato)

Potrai così ricevere il certificato di matrimonio direttamente online, con il minimo impegno. Il certificato di matrimonio è consegnato in formato PDF entro 10 giorni lavorativi, anche se la tempistica relativa al recupero di atti del 1800 potrebbe protrarsi fino a 6 mesi, a discrezione del comune.

Quando serve il certificato di matrimonio

Il certificato di matrimonio è un atto importante perché conferma che due persone sono sposate e può essere richiesto in diverse situazioni, tra cui:

  • Adozione, affido, tutela minori
  • Pratiche di separazione/divorzio
  • In sede processuale
  • Pensione estera
  • In un procedimento di interdizione, inabilitazione, amministrazione di sostegno
  • Presentazione a una ONLUS
  • Pratiche relative a mutui o compravendita immobiliare

Ai sensi di legge, i certificati di matrimonio possono essere rilasciati esclusivamente per uso privato. Pertanto, sui documenti viene apposta la dicitura: “Il presente certificato non può essere prodotto agli organi della pubblica amministrazione o ai privati gestori di pubblici servizi”.Dal 1° gennaio 2012 la legge vieta infatti agli uffici pubblici di rilasciare certificati da esibire ad altre pubbliche amministrazioni, in quanto queste ultime devono “dialogare” tra loro e dunque non devono chiedere ai cittadini di presentare documenti che possono procurarsi da sole interagendo con le altre amministrazioni pubbliche. In questi casi basterà fornire un’autocertificazione.

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