Come capire se una società è in liquidazione

La liquidazione rappresenta il momento finale del ciclo di vita di un’azienda. Cosa comporta se una società è in liquidazione?
In questo articolo

Sapere se una società è in liquidazione è fondamentale per chi desidera instaurare un rapporto commerciale o collaborativo. Una società in liquidazione può avere un futuro incerto, poiché potrebbe chiudere definitivamente una volta conclusa la procedura. La liquidazione rappresenta l’ultima fase della vita di un’azienda e ha implicazioni significative per creditori, fornitori e dipendenti. Ma cosa significa esattamente che una società è in liquidazione, e come si può verificare?

Società in liquidazione: cosa significa e come funziona?

La procedura di liquidazione di una società si avvia quando quest’ultima deve cessare la sua attività economica. In questa fase, sia le società di persone che di capitali devono liquidare i propri beni per saldare i debiti e completare eventuali lavori rimasti in sospeso. Una volta venduto tutto il patrimonio, la società cessa di esistere. L’ingresso in liquidazione indica che è stata avviata la procedura formale per la cancellazione della società dal Registro delle Imprese, che ne sancisce l’estinzione definitiva, come previsto dall’articolo 2495 del Codice Civile.

Il processo di liquidazione prevede la cessazione di tutte le attività aziendali, incluse l’estinzione dei debiti, il recupero dei crediti e la vendita dei beni societari, concludendosi con la cessazione definitiva dell’impresa. 

Indipendentemente dalla modalità, la procedura di liquidazione segue fasi specifiche: il liquidatore assume il controllo della società, vende i beni, riscuote i crediti, estingue i debiti e distribuisce l’eventuale residuo tra i soci. La procedura si conclude con la cancellazione della società dal Registro delle Imprese, segnando la sua definitiva estinzione.

Una società in liquidazione può continuare a lavorare?

Una domanda frequente è se una società in liquidazione può continuare a operare. La risposta è sì, ma solo per il tempo necessario a chiudere le attività legate alla liquidazione stessa. Ai sensi dell’articolo 2490 del codice civile, una società può proseguire l’attività solo per gestire le operazioni di liquidazione, come l’estinzione di incarichi pendenti, la vendita di beni e la conclusione di contratti urgenti. Non si tratta quindi di una prosecuzione dell’attività ordinaria, ma di un’attività limitata e finalizzata a concludere i rapporti in essere.

Questa fase è particolarmente delicata. Chi contratta con una società in liquidazione deve essere consapevole dei rischi: la società potrebbe chiudere da un momento all’altro, lasciando scoperti debiti o contratti. È quindi importante verificare che il patrimonio sociale sia sufficiente per far fronte agli impegni, ed evitare contratti a lungo termine che potrebbero non essere onorati.

Liquidazione delle società di capitali: come funziona

Nelle società di capitali (Srl, Spa, Sapa), la liquidazione segue una procedura articolata e specifica. Le società di capitali sono caratterizzate dalla separazione tra il patrimonio della società e quello dei soci. Questo significa che i soci non rispondono dei debiti della società, se non nei limiti delle quote sottoscritte. Per questo motivo, la liquidazione di una società di capitali ha effetti particolarmente significativi sui creditori, che devono agire in fretta per recuperare eventuali crediti prima che la società venga cancellata dal registro.

Le fasi principali della liquidazione di una società di capitali sono:

  1. Accertamento della causa di scioglimento: gli amministratori individuano la causa di scioglimento (es. raggiungimento dell’oggetto sociale, inattività prolungata, decisione dei soci) e provvedono all’iscrizione presso il registro delle imprese.
  2. Convocazione dell’assemblea dei soci: L’assemblea delibera l’avvio della liquidazione e nomina il liquidatore.
  3. Nomina del liquidatore: Il liquidatore sostituisce gli amministratori e si occupa della gestione della società, riscuotendo i crediti, estinguendo i debiti e distribuendo eventuale residuo attivo tra i soci.
  4. Cancellazione dal Registro delle Imprese: Una volta concluse tutte le operazioni, il liquidatore deposita il bilancio finale di liquidazione e richiede la cancellazione della società dal registro. A questo punto, la società cessa ufficialmente di esistere.

Una volta cancellata dal Registro delle Imprese, la società non può più essere citata in giudizio dai creditori, i quali perdono quindi la possibilità di rivalersi sul patrimonio sociale. Tuttavia, in alcuni casi, è possibile agire contro i soci o il liquidatore, qualora si dimostri che abbiano agito con dolo o negligenza.

Nel caso delle Società a Responsabilità Limitata e delle altre società di capitali, bisogna distinguere tra diverse tipologie di liquidazione:

  • Liquidazione volontaria, decisa dai soci;
  • Liquidazione giudiziale, ordinata dal tribunale;
  • Liquidazione coatta amministrativa, disposta da un’autorità pubblica a seguito di violazioni.

Quando una società di capitali entra in liquidazione, è indispensabile estinguere il suo capitale sociale. Ciò significa che il patrimonio dell’azienda deve essere convertito in denaro, il quale verrà poi utilizzato per saldare i creditori. Solo dopo che tutti i debiti sono stati estinti, l’eventuale residuo potrà essere distribuito tra i soci, in base alle loro quote di partecipazione. Questo processo garantisce che tutte le obbligazioni siano onorate prima della definitiva cessazione della società.

Società in liquidazione e rapporti con creditori e collaboratori

Una società in liquidazione continua a esistere fino alla sua cancellazione dal registro, ma i rapporti con i creditori e i collaboratori cambiano radicalmente. Dal momento in cui la liquidazione viene ufficialmente registrata, i creditori devono agire tempestivamente per recuperare i loro crediti, poiché alla fine del processo di liquidazione la società potrebbe non disporre più di alcun bene.

Inoltre, i rapporti di lavoro subordinato sono automaticamente sospesi alla registrazione della liquidazione. Questo non significa che i dipendenti vengano automaticamente licenziati, ma che la gestione dei loro contratti passa nelle mani del liquidatore. Quest’ultimo può decidere di risolvere i contratti o di proseguirli fino alla conclusione della liquidazione.

Verifica dello stato di liquidazione di una società

Per capire se una società è in liquidazione, è sufficiente consultare la Visura Camerale, un documento ufficiale rilasciato dalla Camera di Commercio. La visura fornisce informazioni complete e aggiornate sullo stato di attività della società, inclusi eventuali scioglimenti o procedure di liquidazione in corso.

Le sezioni della Visura Camerale da controllare sono:

  • Scioglimento, procedure concorsuali, cancellazione: Qui è indicato lo stato attuale della società, se in liquidazione, in fallimento o se ha cessato l’attività.
  • Informazioni anagrafiche e giuridiche: Contiene i dati dell’impresa, inclusi i soci e i rappresentanti legali, oltre allo statuto e all’atto costitutivo della società.

Con Pratiche.it, distributore ufficiale di InfoCamere, è possibile ottenere una Visura Camerale in pochi minuti inserendo semplicemente la ragione sociale, la partita IVA o il codice fiscale della società. Questo permette di verificare lo stato di attività dell’impresa prima di avviare collaborazioni o sottoscrivere contratti.

Sapere se una società è in liquidazione è essenziale per chiunque intenda intrattenere rapporti commerciali o finanziari con essa. La liquidazione comporta la cessazione definitiva delle attività e la distribuzione del patrimonio sociale. La verifica dello stato di liquidazione tramite la Visura Camerale è un passo fondamentale per evitare rischi e proteggersi da potenziali perdite economiche.

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