Imposte catastali

Meta-description: Informazioni sulle imposte catastali, sulla loro determinazione e applicazione alle volture catastali. Notizie sui soggetti che sono tenuti a pagare le imposte catastali e su quelli che, al contrario, possono esserne esenti.

Riassunto: Le imposte catastali sono tributi che si applicano alle volture catastali, eseguite a seguito di atti di compravendita, di donazione o di successione. Le imposte catastali sono pari all’1% del valore degli immobili o della somma dichiarata nel contratto di vendita e il loro pagamento viene effettuato all’Ufficio del Catasto, generalmente da un notaio.

Contenuto: Le imposte catastali sono definite nell’ordinamento italiano come tributi regolati dal D. Lgs. 31 ottobre 1990 n. 347, recante “Testo Unico delle disposizioni concernenti le imposte ipotecaria e catastale”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.277 del 27/11/1990.

Come detto le imposte catastali si applicano alle “volture catastali”, vale a dire alle registrazioni di trasferimenti immobiliari presso il Catasto, eseguite per operazioni quali:

  • Acquisizione di diritti di proprietà o di altri diritti reali di godimento (usufrutto, servitù, superficie, uso, abitazione, enfiteusi) su beni immobiliari
  • Successioni, ovvero nel caso di eredità
  • Donazioni
  • Ipoteche

Le imposte catastali non sono applicate né alle formalità eseguite nell’interesse dello Stato, né ai trasferimenti per successione o donazione a favore di Regioni, Provincie, Comuni, Onlus, associazioni ed enti con finalità di pubblica utilità.

Imposte catastali: come si calcolano

Per determinare le imposte catastali si tiene conto di due fattori principali; la base imponibile e l’aliquota. La base imponibile per il calcolo dell’imposta catastale si ottiene moltiplicando la rendita catastale dell’immobile per un determinato coefficiente che, a sua volta, varia a seconda del tipo di immobile stesso.

Nel dettaglio tale coefficiente sarà:

  • 110 per la prima casa
  • 120 per fabbricati con codici catastali A e C
  • 140 per fabbricati con codice catastale B
  • 60 per fabbricati con codice catastale A/10 e D
  • 40.8 per fabbricati con codice catastale C/1e E

Per i terreni non edificabili la base imponibile viene calcolata moltiplicando il reddito dominicale per 90 rivalutato del 25%.

Per quanto concerne l’aliquota, il suo valore viene calcolato tenendo conto del grado di parentela tra le parti; nel dettaglio

  • 4% per coniugi e parenti in linea diretta
  • 6% per fratelli e sorelle
  • 6% sul valore totale per tutti gli altri parenti fino a quarto grado se affini in linea retta o fino al terzo grado se affini in linea collaterale
  • 8% sul valore totale per gli altri tipi di persone

Imposte catastali: come si pagano

Il pagamento delle imposte catastali viene distinto in:

  • Principale: ovvero quando l’imposta catastale viene liquidata in base alla dichiarazione presentata all’Agenzia delle Entrate
  • Complementare: ovvero quando l’entità dell’imposta viene calcolata e quindi potrà essere liquidata solo a seguito dell’accertamento da parte dell’ufficio competente
  • Suppletiva: ovvero l’imposta che viene liquidata per correggere errori o omissioni precedenti

Nel caso di imposta principale, il termine a pena decadenza entro il quale si deve procedere al pagamento è fissato in 2 anni a partire dal giorno in cui è stato notificato l’avviso di liquidazione.

Ricordiamo che se sussistono i requisiti fissati dalla legge per ottenere e beneficiare delle agevolazioni “prima casa”, allora le imposte catastali sono pagate nella misura fissa di 168 euro.